Stress da rientro?
Nostalgia delle lunghe giornate?
Noia autunnale?
Noi abbiamo la soluzione: la knitting therapy!
Anche se un tempo era usuale lavorare a maglia per le nostre antenate, oggigiorno questa usanza sembrava persa. E invece si sta sviluppando una nuova generazione di giovani knitters, sia donne che uomini, che hanno riscoperto il piacere dei ferri e dell’uncinetto. Non si tratta solo di realizzare capi ed accessori, ma anche e soprattutto di una vera e propria terapia per rigenerare la mente, staccare dalla tecnologia e riconnettersi con le nostre parti interiori.
La knitting therapy non è solo un trend momentaneo: molti studi rivelano effetti benefici importanti del lavoro a maglia:
- abbassa lo stress e l’ansia
- aiuta a sviluppare processi cognitivi grazie alla manualità
- rallenta le malattie neurodegenerative
- crea comunità grazie a club e associazioni che riuniscono più persone per lavorare insieme
- stimola la creatività
- rilascia endorfine grazie al senso di realizzazione provate davanti al capo finito
Potremmo andare avanti all’infinito ad elencare i lati positivi del lavoro a maglia.
Ne sanno qualcosa i crescenti blogger e influencer del knitting, che stanno letteralmente spopolando su tutte le piattaforme social, insegnando a principianti ed esperti le tecniche per realizzare punti e fantasie e mostrando al mondo i loro progetti più creativi.
Anche diverse celebrities si cimentano abitualmente nel lavoro a maglia. Tra i knitters più famosi troviamo Julia Roberts, Russell Crowe, Meryl Streep, Ryan Gosling e persino la duchessa Kate Middleton.
Nell’era della fretta e del fast fashion, proviamo a rallentare e a ritrovare il piacere delle attività semplici, del creare e progettare, del donare oggetti realizzati con le nostre mani. La mente e il corpo ringrazieranno… e anche il nostro armadio!