Parole chiave della maglia, una guida in video pillole

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Avere una lista di parole chiave della maglia da tenere con sé quando si lavora è molto utile. Se, poi, è elettronica e accompagnata da video tutorial tutto diventa ancora più semplice. Nasce così l’idea di preparare un breve vademecum che contenga i concetti e i passaggi base per eseguire un modello ai ferri. Servirà come guida smart per principianti e per chi ha voglia di rinfrescare i fondamentali.

Le parole chiave della maglia: le basi per creare un modello!

Cercando tra le parole chiave della maglia ne abbiamo selezionate 8 che riteniamo indispensabili. Ogni voce ha una breve spiegazione e, nella maggior parte dei casi, un video tutorial. Scopriamole insieme.

Avviare le maglie

È in assoluto il primo passaggio: con il filo si creano sul ferro le maglie necessarie.

 

Il campione, un fondamentale tra le parole chiave della maglia

Altro passaggio importante è realizzare un campione con gli stessi ferri, filato e punto del modello scelto. Grazie al campione è possibile verificare la propria tensione: solo se questa coincide con quella indicata, si avranno le stesse proporzioni.
Come si esegue un campione? Si lavora un quadrato di circa cm 12 di lato, poi si misurano quante maglie e quanti ferri si trovano in cm 10. Se i numeri non coincidono con quelli forniti nella spiegazione, bisogna intervenire cambiando i ferri, scegliendoli più grandi o più piccoli. Il campione è indispensabile per calcolare eventuali variazioni rispetto alla spiegazione.

 

 

Diminuire le maglie

È il termine utilizzato quando è necessario ridurre le dimensioni di un lavoro o per sagomare scalfi e scollo. Il concetto è di eliminare delle maglie. Le diminuzioni possono essere diverse.

  1. Accavallata semplice: si passa 1 maglia a diritto dal ferro sinistro a quello destro senza lavorarla, tenendo il filo dietro, si lavora la maglia seguente, poi con il ferro sinistro si entra nella maglia passata e, con un movimento da destra a sinistra, viene fatta passare sopra la maglia seguente, accavallandola. Rimarrà così 1 sola maglia ed è stata diminuita 1 maglia.
  2. Maglie lavorate insieme: si punta il ferro destro nelle prime 2 maglie del ferro sinistro e si lavorano insieme a diritto o a rovescio. Anche in questo caso rimarrà 1 sola maglia ed è stata diminuita 1 maglia. Per diminuire 2 maglie, si punta il ferro destro nelle prime 3 maglie del ferro sinistro.
  3. Accavallata doppia: si passa 1 maglia a diritto dal ferro sinistro a quello destro senza lavorarla, tenendo il filo sul rovescio, si lavorano le 2 maglie seguenti insieme a diritto, poi con il ferro sinistro si entra nella maglia passata e, con un movimento da destra a sinistra, viene fatta passare sopra la maglia ottenuta, accavallandola. Rimarrà così 1 sola maglia e sono state diminuite 2 maglie.

 

Aumentare le maglie

In questo caso bisogna ingrandire le dimensioni del lavoro, aggiungendo delle maglie. Gli aumenti possono essere diversi.

  1. Intercalato: essendo quasi invisibile, è indicato quando gli aumenti sono ripetuti lungo lo stesso ferro o all’inizio e al termine del ferro. Si porta il filo orizzontale che si trova tra 2 maglie (ultima del ferro destro e prima del ferro sinistro) sul ferro sinistro, sollevandolo, quindi si punta il ferro destro e si lavora 1 maglia diritta ritorta, cioè nella parte dietro del filo raccolto. Stessa lavorazione con maglie rovesce.
  2. Lavorando 2 maglie nella stessa maglia: si lavora la 1ª maglia, poi senza farla cadere dal ferro, si lavora la 2ª maglia ritorta, quindi si fanno cadere dal ferro.
  3. Lavorando 1 gettato: si avvolge il filo intorno al ferro destro in senso antiorario prima di lavorare 1 maglia. Nel ferro successivo si lavora questo filo come 1 maglia normale. Con questo tipo di aumento si ottiene un piccolo foro.

 

 

Intrecciare le maglie

Con questo termine si indica la chiusura di tutte le maglie a fine lavoro o solo di alcune per eseguire le diminuzioni di scalfi e scollo. L’intreccio si basa sull’accavallamento delle maglie. Si lavorano le prime 2 maglie del ferro sinistro, quindi si accavalla la prima maglia sulla seconda. Si procede lavorando 1 maglia e accavallando la precedente, fino al termine del ferro.

 

Maglie incrociate

In questo caso le maglie cambiano di posizione, come nelle trecce (ne abbiamo parlato in un altro post). Perché ciò avvenga, bisogna mettere alcune maglie in sospeso su un ferro ausiliario, davanti o dietro il lavoro, e lavorarle poi in seguito alle maglie interessate nell’incrocio.

Schemi: a cosa servono e come leggerli

Per rappresentare alcuni punti o le lavorazioni a jacquard, si usano spesso degli schemi che si presentano come una griglia quadrettata nella quale ogni quadretto equivale a 1 maglia e ogni fila di quadretti a 1 ferro. In ogni quadretto si trova un simbolo.
Ogni schema presenta una numerazione che indica i ferri pari e quelli dispari (in alcuni casi solo quelli dispari) e, infine, il motivo da ripetere che comprende il numero di maglie e di ferri da ripetere lungo il ferro. Gli schemi sono sempre corredati da una legenda che indica il significato di ogni simbolo. I ferri dispari, solitamente diritto del lavoro, vanno letti da destra verso sinistra, mentre quelli dispari, rovescio del lavoro, da sinistra verso destra.
A volte all’interno degli schemi si trovano dei quadretti grigi o neri, questi in realtà servono solo per rappresentare al meglio il punto, ma sono maglie che non esistono e che non vanno quindi lavorate.

Strumenti necessari

In ogni spiegazione sono indicati una serie di strumenti, dopo ferri, uncinetto, ago da lana, forbici, spilli e metro da sarta, ecco alcuni più particolari.

  • Segnamaglie: si usano soprattutto nella lavorazione in tondo e per segnalare aumenti o diminuzioni da ripetere.
  • Contagiri: permette di tenere il conto esatto dei ferri. Si inserisce nel ferro che si sta usando e si aggiorna a mano a mano che si procede e nella lavorazione.
  • Spilloni raccoglimaglie: sono spille di grandi dimensioni molto utili per tenere in sospeso parti del lavoro senza il pericolo che le maglie si sfilino.